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19 aprile 2018

Insalata di cetrioli, barbabietola e ravanelli




Quest'insalata è composta da: barbabietola rossa tagliata julienne, insalata gentilina, ravanelli e cetrioli.
Condite a piacere, io uso olio d'oliva, sale, aceto di mele o balsamico (o glassa di aceto balsamico), oppure limone spremuto. 
A volte nelle insalate aggiungo semi di sesamo o di chia e pezzi di crostini dorati sbriciolati.


16 aprile 2018

Pizze fritte e farcite- salate e dolci


Ognuno di noi è affezionato alle ricette di famiglia, quei piatti che ci hanno emozionato ogni volta che abbiamo avuto la fortuna di riceverli, come un dono, una sorpresa.
Quelle pietanze che ti mancano quando è tanto che non le mangi, che quasi ti commuovono nel ricordarti quando eri bambino.
Quelle ricette che poi da grande ricerchi e riproduci per nostalgia e per rivivere quel piacere lontano.
Un bambino non si affeziona a piatti esagerati, bastano le pizze fritte della nonna ad emozionarlo, e così anche da grande, perché le cose buone non muoiono mai.
Gli anni passano ma certi piatti e certe tradizioni familiari saranno sempre lì ad attenderci per emozionarci ancora ed emozionare chi amiamo.



Semplicemente usiamo il classico impasto per la pizza lievitato, ovviamente non tanto salato così le frittelle si potranno farcire anche con cose dolci.
Facciamo delle frittelle e scaldiamo l'olio di semi per cominciare a friggere.



Immergete le frittelle e le rigiriamo a metà cottura.
Usate una pinza o una schiumarola.
Si cuociono in fretta, in pochissimi minuti.
Si gonfiano in cottura quindi fate porzioni non troppo abbondanti.



Mettete le frittelle su carta fritti e servitele calde in modo che si possa tagliarle e farcirle.



Versione salata: affettato e formaggio, salse, quello che preferite.


Versione dolce: nutella e cocco, marmellata, ecc..


Possiamo anche farle in questo modo:


Ovviamente quando preparate la forma dovrete cercare di tenere i bordi più alti affinché il pomodoro poi non finisca per colare dalle parti. 
Come pomodoro potete usare la passata o la polpa fine, come preferite, ma consiglio magari di cuocerla prima qualche minuto in padella con olio, cipolla o spezie, come l'origano per esempio o basilico, noce moscata..
Poi potete aggiungere sulla pizza fritta condita del formaggio in scaglie o mozzarella. 
Io ho usato il caciocavallo meno stagionato.

Madeira al farro



La Madeira Cake prevede la farina normale, io ho usato anche quella di farro.
  • 175 g burro
  • 175 g zucchero
  • 125 g farina di farro
  • 100 g farina 00
  • 1 bustina di lievito
  • 50 g di mandorle in polvere
  • 3 uova
  • scorza di 1 limone edibile


Imburra e infarina uno stampo per torte.
Metti delle codette di zucchero se ti fa piacere.
Sciogli il burro.
In una ciotola capiente a bordi alti mescola gli ingredienti con questo ordine: uova, zucchero, farine, burro, lievito, buccia del limone grattugiato.
Usa uno sbattitore elettrico o un robot finché il composto diventa cremoso e omogeneo.
Per informazione: la farina di farro da sola tende a seccare l'impasto, inoltre tende a rendere colloso il composto e diventa difficile da gestire; per questo ho preferito unirla a quella 00. 


Metti in forno a 180 gradi per un'ora circa.
Controlla con uno stecchino di legno che sia cotta al centro.
Se lo stecchino esce asciutto la torta è pronta e va sfornata prima che si inizi a bruciacchiare.
Consiglio di sformare quando il dolce è tiepido o freddo, non quando è caldo, perché tende a rimanere attaccato allo stampo e si rischia di romperlo o sbriciolarlo.




La torta Madeira si mangia così, insieme al liquore Madeira in Inghilterra.
Noi possiamo bagnarla con il liquore strega, o metterci del topping di caramello sulla fetta, come ho fatto io.
Se risulta asciutta si può rivestire la porzione con un cucchiaio di mascarpone che darà contrasto e masticabilità.


panettone imbottito di gelato


Vi sarà capitato di trovarvi con uno o più panettoni passato il Natale.
La confezione sta lì in attesa di qualche idea brillante su come consumarlo.

Ed ecco una soluzione pronta in 5 minuti!
  • panettone
  • gelato 2 o  3 gusti
Prendete il panettone, coricatelo su un tagliere e tagliate un disco con la parte finale, tenetelo da parte.
Con un coltello da pane andate a tagliare in modo circolare l'interno del panettone (che resta rigirato) lasciando intatto il fondo (che alla fine da dritto sarà la cupola).
Con le mani svuotatelo lasciando come in foto il bordo e il fondo.
Tenete da parte il ripieno per dopo.



Prendete la vaschetta dei gusti gelato e lasciatelo ammorbidire in modo che si prelevi facilmente con un grosso cucchiaio d'acciaio.

Ora rivestite il fondo del panettone col primo gusto di gelato.
Io ho usato il gusto "torrone".
Mettete un po' di mollica di panettone a chiudete e ora mettete un altro strato di gelato.
Io ho usato il pistacchio.



Ancora un po' di impasto che divide e mettete il terzo gusto (per chi ne vuole 3).
Io ho usato il gelato alla crema.



Siamo arrivati a pareggiare il bordo, ora rimettete il disco iniziale in modo da sigillare il panettone, lo rigirate e sembra come nuovo😊.
Si vedrà appena il taglio in basso, se uno ci va a guardare.





Se non è ora del dolce mettetelo subito in freezer per un'ora almeno.
Servite su un piatto e tagliate delle belle fette in questo modo.



E' semplicemente un panettone col gelato, ma mettendo il gelato all'interno si crea un effetto sorpresa.
Il gelato fresco si abbina benissimo al panettone, e poi siamo in primavera e iniziamo a gustarcelo il primo gelato della stagione.

I panettoni scadono proprio in aprile, quindi se ve ne sono rimasti affrettatevi!

P.S: il mio panettone era con le uvette e senza canditi, di ottima marca, con mandorle tostate e glassa di zucchero in superficie. 
Per questo motivo non ho aggiunto coperture.
Potete invece, se ne avete uno senza guarnizione, sciogliere il cioccolato fondente e lasciarlo colare sulla parte alta e poi raffreddare. 
Darà quel tocco in più a livello estetico e il vantaggio risulterà anche dal gusto!
Ricordate che se avanza potete conservarlo in freezer per qualche giorno.

11 aprile 2018

Risotto agli asparagi


Ciao amici, come va?
Cosa cucinate oggi?
Io ho fatto un risotto con gli asparagi freschi dell'orto. 
I primi che sento quest'anno. 
Ne avevo proprio voglia!
Volete sapere la ricetta?
Eccovi accontentati 🍴


Laviamo gli asparagi. 
Io uso sempre il bicarbonato, poi risciacquo bene.
Tagliamo e buttiamo un paio di centimetri alla base, una parte che risulta dura e immangiabile.
Ora tagliamo la parte delle punte, andranno messe nella pentola a lessare (con il sale) solo diversi minuti dopo rispetto alle parti del gambo, quest'ultimo impiega più tempo a cuocersi.
I tempi di cottura variano a seconda della grandezza degli asparagi.
Io ho impiegato in tutto 20 minuti.
Intanto ho anche preparato il risotto in questo modo: ho messo poco olio in padella e una noce di burro, la cipolla a dadini e il riso crudo, l'ho fatto tostare.
Ho sfumato con il vino bianco e ho aggiunto il brodo.


                                                     

Affinché nel risotto non sapessero di acqua ho scolato gli asparagi e fatti saltare 2 minuti in padella con un buon olio di oliva.



Per il riso ho mescolato e aggiunto brodo fino a fine cottura.
Un po' prima ho unito gli asparagi affinché si unissero i sapori e poi il pepe, il sale, una noce di burro e grana padano grattugiato a volontà.



Ciambella integrale con uvetta



  • 150 g farina integrale
  • 250 g farina 00
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bicchiere di olio
  • 1 bicchiere e mezzo di zucchero
  • 2 tuorli e 1 uovo intero
  • uvetta sultanina sacchetto piccolo
  • bacche di goji sacchetto piccolo
  • 1 bustina di lievito
  • buccia di 1 limone bio
  • codette 


Lava la frutta secca e lasciala a bagno 10 minuti poi scolala.
Sbatti le uova, aggiungi l'olio a filo e poi lo zucchero.
Metti le farine setacciandole, mescola, aggiungi il latte per ammorbidire.
Aggiungi il lievito, il limone grattugiato e la frutta secca.
Mettere in uno stampo da ciambella imburrato e infarinato e decorare con lo zucchero in granella.
Infornare a 180 gradi per 30-40 minuti.


                                            


10 aprile 2018

Biscotti al farro con gocce di cioccolato



Avevo una gran voglia di fare i biscotti e mi sono inventata una ricetta nuova.
Per una ventina di biscotti grandi, circa:

  • 100 g farina 00
  • 150 g farina di farro
  • 150 g burro
  • 150 g zucchero semolato
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • essenza di vaniglia
  • gocce di cioccolato fondente




Amalgamare tutte le farine (farine, zucchero, lievito, aroma, sale) con il burro freddo formando delle bricioline con le mani, poi aggiungere l'uovo intero e le gocce di cioccolato e amalgamare bene il tutto.
Se l'impasto risulta troppo duro o rimane un po' sbriciolato aggiungere appena un goccio d'acqua.
Mettere in frigo per 30 minuti avvolto in carta di alluminio.
Lavorare, stendere e tagliare l'impasto con le formine apposite.
Cuocere i biscotti a 160 gradi per 20 minuti circa in forno statico.



06 aprile 2018

Rotolo al Rocher


Per questa Pasqua sono stata invitata dalla famiglia di mio marito e ho portato questo dolce supercalorico. 
Avevo voglia di cioccolato, e non amando le uova di Pasqua mi sono cimentata in questo monumento cioccolatoso.
E' stato un esperimento, non tanto riuscito, penso che se riprenderò in mano questa ricetta modificherò diverse cose.
E' comunque sia buona, golosa e interessante, ma non mi prendo comunque i meriti perché non è mia, l'ho presa da internet e potete trovare l'intera ricetta e il procedimento a questo link.







I passaggi sembravano filare lisci finché non sono arrivata a questo punto: arrotolare il dolce.
La crema è fuoriuscita e l'impasto si sfaldava. 
Sono riuscita ad avvolgerlo in qualche modo e a metterlo subito in freezer affinché si compattasse.


Non so che cosa sia andato storto. 
Ho lasciato anche del margine nel bordo con la crema.
Poi il risultato finale è che la crema era scarsa rispetto alle aspettative, quindi non ho sbagliato le quantità.
Siccome era bruttino l'ho ricoperto con il cioccolato al latte fuso e poi ho messo dei cioccolatini incastonati, così, una volta tagliato a fette, sarebbe risultato ancora più goloso.
Troppo cioccolato però, troppo dolce il rotolo, proverei a usare il fondente, a metterne un filo nella copertura (come sarebbe dovuto essere) e ad eliminare lo zucchero dove possibile. 
Proverei una base di biscotto più stabile oppure farei due strati, uno sopra l'altro, tipo torta.
Anche i cioccolatini in cima sono superflui, è più una questione estetica.
Sarò curiosa di vedere il risultato dopo le modifiche.
Per ora devo fare gli esami del sangue per la gravidanza e mi devono controllare gli zuccheri, quindi passo 😅


Un'ultima cosa. 
Ho tenuto in frigo il dolce fino a prima di servirlo, già tagliato.
L'ho fatto perché con i primi caldi della primavera ho visto che il cioccolato della copertura iniziava a sudare e a macchiare le dita.
Tenendolo in frigo ha retto bene, in compenso però la crema dentro non si è ammorbidita come desideravo, e il dolce, nel complesso solido sotto ai denti, è risultato un po' pesante, come un enorme cioccolatino.
Tutti hanno apprezzato e mangiato a volontà, ma per me che sono pignola e ho certe pretese sicuramente non è stato un successone.
E' bello però imparare dagli errori e sapersi correggere.
Penso che in cucina si acquisisce questa abilità con l'esperienza, e io ne farò senz'altro tesoro.